L'EXECUTIU I L'AGRICULTOR. IL MANAGER E L'AGRICOLTORE.
EL MEU POST D'AVUI DEDICAT EN EXCLUSIVA A LES LLENGUES ITALIÀ I CATALÀ.
IL MIO POST DI OGGI DEDICATO IN ESCLUSIVA ALLE LINGUE ITALIANA E CATALANA.
p.d. perdoneu els errors en català...peró estic contenta perqué vaig fent progressos...diuen que ja parlo millor que en Montilla!!
La vida al camp no és sempre roses i flors de primavera que amb la seva frescor i les seves aromes ens donen un impuls vital, també és esforç, treball i suor dels que es dediquen al manteniment de les seves terres. Els ritmes son diferents dels de la ciutat fins des de primera hora del matí, en el camp es desperten amb el cant dels galls (al menys en la meva fantasia, potser que els galls d'aquest segle ja no despertin ningú) mentre que en ciutat ens desperten els sorollosos tubs d' escapi dels cotxes dels treballadors del primer torn i els furgons de repartiment més desperts. L'agricultor té una agenda molt enfeinada, l'aire que flueix en l' ampli espai del camp fa que la diada sigui menys estressant peró no menys fatigosa que la del executiu de ciutat que es mou dins a claustrofóbics ascensors i que desenvolupa la seva feina tancat dins a un despatx on flueix aire condicionat. L'home del camp, quan es desperta, amb el gall o amb el despertador o amb qui vulgui, ha d'ocuparse dels animals, netejar-los, aixecar-se les màniges de la camisa (si no porta samarreta) i munyir, proveer la llet etc...l'executiu de ciutat està estressat perqué ha de fer negocis importants amb els clients internacionals o no , homes del segle XXI, l'agricultor està preocupat perquè té que ficar els preus dels seus productes que estan sempre més menyspreats per una societat que pensa sempre més al consumisme i no a la producció.
La vita nel campo non é sempre rose e fiori primaverili che con la loro freschezza ed i loro profumi ci danno un impulso vitale, ma é anche sforzo, fatica e sudore di coloro che si dedicano al mantenimento di un proprio podere. I ritmi sono diversi da quelli della città fin dal primo mattino, in campagna si svegliano con il canto dei galli (al meno nella mia fantasia, puó darsi che i galli non sveglino piú nessuno) mentre in città ci svegliano i chiassosi tubi di scappamento delle macchine dei lavoratori del primo turno ed i furgoncini della distribuzione più arzilli. Il contadino ha un'agenda di lavoro molto impegnativa, l'aria che scorre nel vasto spazio della campagna fa la giornata meno stressante peró non meno faticosa di quella di un manager che si sposta su e giú nei piani dei palazzi utilizzando ascensori claustrofobici e che sviluppa il suo mestiere ristretto nel suo ufficio e costretto a respirare aria condizionata. L'uomo di campagna appena svegliato, deve occuparsi delle bestie e tenerle in ordine, mungere, pulire la stalla, provedere al latte ecc...il manager si stressa perché deve arrivare a degli accordi con dei clienti importanti, uomini d'affari del secolo XXI, internazionali e non, l'uomo di campagna dovrà accordare e fissare i prezzi dei suoi prodotti, sempre piú deprezzati da una società che pensa soltanto al consumismo e non alla produzione.
La vita nel campo non é sempre rose e fiori primaverili che con la loro freschezza ed i loro profumi ci danno un impulso vitale, ma é anche sforzo, fatica e sudore di coloro che si dedicano al mantenimento di un proprio podere. I ritmi sono diversi da quelli della città fin dal primo mattino, in campagna si svegliano con il canto dei galli (al meno nella mia fantasia, puó darsi che i galli non sveglino piú nessuno) mentre in città ci svegliano i chiassosi tubi di scappamento delle macchine dei lavoratori del primo turno ed i furgoncini della distribuzione più arzilli. Il contadino ha un'agenda di lavoro molto impegnativa, l'aria che scorre nel vasto spazio della campagna fa la giornata meno stressante peró non meno faticosa di quella di un manager che si sposta su e giú nei piani dei palazzi utilizzando ascensori claustrofobici e che sviluppa il suo mestiere ristretto nel suo ufficio e costretto a respirare aria condizionata. L'uomo di campagna appena svegliato, deve occuparsi delle bestie e tenerle in ordine, mungere, pulire la stalla, provedere al latte ecc...il manager si stressa perché deve arrivare a degli accordi con dei clienti importanti, uomini d'affari del secolo XXI, internazionali e non, l'uomo di campagna dovrà accordare e fissare i prezzi dei suoi prodotti, sempre piú deprezzati da una società che pensa soltanto al consumismo e non alla produzione.
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