Un'ecatombe di immane proporzioni














Tutti in queste ore siamo rimasti sconvolti dalle immagini che, attraverso quei pochi canali di contatto che sono ancora in funzione ad Haiti, giungono sugli schermi delle nostre tv e dei nostri computer.
Di fronte a noi abbiamo in diretta potuto osservare come il nostro modo di vita, le nostre abitudini e le certezze di una regolare giornata quotidiana possano crollare e si possano perdere nell'arco di pochissimi secondi. L'improvvisa perdita di tutto ció che é materiale sta provocando tra i sopravvissuti una reazione scioccante legata ad un istinto di sopravvivenza e ad un surplus de carica nervosa che dá la forza immediata per andare avanti, questo lo possiamo vedere dalle immagini in cui si vedono feriti che vagabondano in modo spaesato e da quelli che gridano aiuto dalle macerie.
A pochi giorni dal periodo natalizio, da quei giorni in cui il mondo intero proclamava luce, illusione e speranza, ad Haiti é diventato tutto buio e si respira solo il panico, l'orrore e l'impotenza di non poter essere di aiuto ai feriti agonizzanti in alcuni casi cari familiari.
Sará proprio in questo momento che la popolazione colpita, tra l'altro giá in difficoltá a livello economico, dovrá ricevere tutto l'aiuto possibile dalla Comunitá Internazionale sconvolta dalle immagini che provengono da Haiti e che ci trasmettono tante sensazioni da brividi.
La macchina dei soccorsi si é giá messa in moto e questo pronto intervento speriamo sian ancora utile per salvare il piú alto numero di essere umani, il risultato dipenderá molto anche dalla capacitá di organizzazione negli aiuti. I Paesi si sono giá impegnati economicamente per 450.000.000 di dollari e i soccorsi appaiono essere stati immediati.
Il Presidente dello Stato é uno in piú nella tragedia, anche lui non ha piú casa o Palazzo dove ritornare come il resto della popolazione e ció che gli stá piú a cuore in questo momento é, come a tutti gli altri, riuscire a salvare il piú alto numero di suoi connazionali. Le diversitá socioeconomiche vengono in questa situazione unificate dalla tragedia.
Tutti potremmo trovarci un giorno in mezzo alla strada senza piú nulla avere e senza neppure saperne il perché, e magari potremmo trovarci davanti anche noi degli occhi espressivi ed impauriti di un bambino che nudo e bisognoso ci chiede aiuto.







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