REFLEXIONES DE MEDIA NOCHE.


Hoy me han dicho que parece que tengo rencor a la vida, si entendemos por vida mi existencia como ser vivo en un lugar pues sí, a veces he sentido resentimiento hacia mi propia vida, es un sentimiento irracional, un primigenio impulso el que te lleva a este rencor pero que tiene su raíz en las profundidades de la psique de cada uno, esa dimensión que desconocemos y que algunos tratan de investigar como si fuera un vestigio de alguna época faraónica. La sociedad actual, sumergida en un mar de hipocresías y debilidades, aparentemente fuerte pero que se sustenta frágilmente en el borde de un abismo, se alimenta y se nutre del ego, por lo que ese rencor sigue creciendo porque no vemos más allá del yo, y no enfocamos al otro y ese otro no ve más allá de sí mismo. Hay muchas herramientas para poder contemplar la realidad en tres dimensiones pero la sociedad tiende a observar de manera unidireccional por lo que la tecnología avanza mientras el ser humano retrocede en todos los ámbitos en los que se mueve. 


Falta el coraje de la humildad, falta dar las gracias, pedir perdón, todas esas formas de cortesía que deberían ser la base de cualquier relación humana y sobra tanta soberbia que ciega nuestra perspectiva de lo que realmente somos y hacemos.


ITALIANO

Oggi mi hanno detto che sembra che io abbia rancore della vita, se per vita intendiamo la mia esistenza come essere vivente in un luogo, allora si, ci sono delle volte che ho sentito risentimento verso la mia vita, si tratta di un sentimento irrazionale, un primitivo impulso che ti porta a questo rancore ma che ha la propria radice nelle profondità della psiche di ognuno di noi, questa dimensione che non conosciamo e che alcuni cercano di investigare come se fosse un reperto di qualche periodo faraonico. La società attuale, sommersa in un mare di ipocresie e debolezze, apparentemente forte ma che si sostiene sul bordo di un abisso, si alimenta e si nutre dell’ego, perció questo rancore continua a crescere perché non vediamo piú in là dell’ IO, e non focalizziamo il prossimo mentre l’altro, a sua volta, non vede piú in là di se stesso. Ci sono attrezzi per poter contemplare la realtà in tre dimensioni però la società tende a osservare in maniera unidirezionale verso i propri interessi, quindi, la tecnologia avanza mentre l’essere umano indietreggia in ciascun ambito che lo compone. 
Manca il coraggio dell’umiltà, manca dire grazie, buongiorno, chiedere scusa, chiedere permesso, mancano le forme di cortesia che dovrebbero essere alla base di qualsiasi rapporto umano, e avanza tanta arroganza che accieca la nostra percezione di ció che veramente siamo e facciamo.

M.L.

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